venerdì 29 aprile 2016
giovedì 28 aprile 2016
È come se avesse smesso di ascoltarci
Gentile dottore,
sono il padre di un bambino di 9 anni. Io ho 28 anni anche se ne dimostro di più, l'abbiamo avuto quando ero molto giovane. Da un anno a questa parte è come se avesse smesso di ascoltarci, è sempre stato molto rumoroso molto attivo ma prima bastava alzare un po' la voce o minacciare punizioni e riuscivamo a tenerlo a bada. Ora è diventata una cosa impossibile, mi guarda con un'aria di sfida è strafottente, sembra sia cresciuto nella giungla si è trasformato, quasiasi cosa gli dico gli entra da un orecchio ed esce dall altro sembra che sia tasparente alle mie parole. Qualche volta sono arrivato a sculacciarlo, ero esausto non ce la facevo più. Ore e ore a dirgli di fare qualcosa o di smettere di fare qualcosa ma niente, non ascolta. Le maestre ci hanno detto che non è cambiato molto a scuola, disturba spesso ma dicono che è sempre stato così, invece io credo sia successo qualcosa, a scuola dovrebbero insegnarli un minimo di disciplina, di ascolto, invece più va a scuola e più diventa maleducato. Mi sono fatto questa idea. Abbiamo sbagliato qualcosa? Cosa possiamo fare? Grazie
G.L.
Gentile signore,
mercoledì 13 aprile 2016
La prendono in giro perché è ancora vergine
Buongiorno,
scrivo per avere un consiglio su come muovermi con mia figlia di 15 anni. Frequenta una scuola per diventare estetista, abbiamo tentato di farle fare il liceo ma lei ha insistito per fare questo istituto professionale e così siamo andati incontro ai suoi desideri. Ultimamente sono rimasta piuttosto sconvolta da una questione che mi ha raccontato (per fortuna io e mia figlia ci parliamo e mi dice le cose) e che riguarda il sesso. Mi ha detto che le sue compagne la prendono in giro perché è ancora vergine e sembra, a quanto raccontano, che loro non lo siano più. Mia figlia mi ha detto che "fanno le cose" nei bagni, non so cosa in particolare perché non siamo entrate nei dettagli. Però tutta la faccenda mi ha lasciata di stucco e impreparata. Io ho cinquantadue anni ed alla sua età a malapena sapevo cosa fosse il sesso.
Non so in che modo affrontare la questione, vorrei evitare di apparire "vecchio stampo" ma non so proprio quale sia ormai il limite. Ho provato a dirle che le sue amiche magari si inventano delle cose, che non è vero che hanno avuto dei rapporti sessuali e che sono ancora troppo giovani, ma lei mi ha fatto un paio di nomi dicendo che è certa che loro l'hanno già fatto (nei bagni a scuola??). Mi è venuto anche l'impulso di farle cambiare scuola, ma poi mi sono resa conto di non conoscere veramente gli adolescenti di oggi, ho bisogno di consigli, di qualcuno che mi faccia capire quali regole e quali valori sono i più adatti oggi, soprattutto in merito all'educazione sessuale. Grazie, cordiali saluti,
F.B.
>Gentile signora,
venerdì 8 aprile 2016
Incollata al telefono
Salve,
ho una figlia di 16 anni e sono preoccupata perché non so gestire il suo uso del telefonino, non riesco ad imporre delle regole e lei è sempre perennemente incollata al suo telefono. Penso viva più in quel mondo che nel mondo reale. Faccio fatica a non farla scrivere su whatsapp anche durante la cena. Sono separata da diversi anni e mia figlia vive con me, so che sicuramente ha sofferto l'assenza da casa del padre ed anche i miei problemi economici, ma il problema non è questo, il problema forse è mio perché non mi rendo conto che forse tutte le ragazzine sono così, d'altra parte lei scrive continuamente alle sue amiche quindi anche loro saranno sempre lì col telefonino, ma a me sembra un'esagerazione. Ricarica il telefono due volte al giorno perché lo scarica tutto, è sempre lì che digita, che scorre con le dita, non telefona praticamente mai, non parla mai. E' normale? Lei dice che sono vecchia, che tutti fan così, che sono io che non capisco, ma a me sembra un fantasma, non mi sembra più la ragazzina di due o tre anni fa, mi sembra anche più triste, disinteressata a qualsiasi cosa. Non so cosa ci sia nella sua testa e muoio dalla voglia di leggere cosa scrive continuamente, ma ha la password nel telefono e io non mi intendo bene di quelle cose e non riesco a sbloccarlo. Ormai gli adolescenti sono diventati tutti così? Degli schiavi del telefonino?
La ringrazio e mi scusi per lo sfogo..
M.R.
Gentile signora,
I compagni tendono a isolarla
Buongiorno Dottore,
scrivo per avere un consiglio in merito a mia figlia di 13 anni, che ha una disabilità motoria di origine neurologica e sta incontrando non pochi problemi a scuola, siccome le compagne e i compagni tendono a isolarla. Non ha idea di quanto mi metta a disagio questa situazione, io amo mia figlia e pensarla chiusa in un angolo durante gli intervalli a scuola mi fa venire da piangere.. Sì, dico chiusa in un angolo perché mi è capitato di trovarla così un giorno che sono andata a prenderla in anticipo per una visita medica. Mi sono impensierita e ho chiesto alle insegnanti e anche loro mi hanno confermato che ultimamente era più isolata dagli altri compagni. Quattro mesi fa la sua migliore amica ha dovuto cambiare scuola e città, perché i genitori si sono trasferiti, e a ben vedere era l'unica vera amica che aveva, la veniva anche a trovare a casa e passavano alcuni pomeriggi insieme, sempre in casa. Mia figlia cammina male ed è impacciata nei movimenti, anche un po' nella parola nonostante non abbia problemi di tipo cognitivo. Va bene a scuola, ma immagino che i compagni la tengano distante perché è diversa e non è attraente come altre sue compagne, che addirittura iniziano a truccarsi e a "provocare"! Mi immagino anche che la prendano in giro, chiamandola "storpia" o cose del genere, è un pensiero che mi inorridisce!
Fino ad ora la situazione era stata gestibile, anche perché mia figlia è sempre stata una bambina molto intelligente, ma l'arrivo dell'adolescenza sta cogliendo me e mio marito impreparati. Sembra che ora ci sia un muro fra lei e i suoi coetanei. Una distanza che sembra ingrandirsi sempre di più. Cosa possiamo fare? Lei dovrà accettare di essere diversa, ma ho paura che in questi anni difficili sarà un'impresa farla sentire serena e a proprio agio. Siamo anche indecisi se coinvolgerla in qualche gruppo o associazione di disabili, per farle fare nuove conoscenze, ma ho paura che così si senta ancora più stigmatizzata. Siamo confusi..
Pensavo di prendere un appuntamento, secondo lei dovremmo venire prima io e mio marito senza far sapere niente a nostra figlia, per ora?
Grazie mille e cordiali saluti,
T.L.
>Gentile signora,
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