martedì 31 maggio 2016

Le maestre mi dicono che non riescono a trovare un canale per entrare in contatto con lui

Buongiorno,
nostro figlio di cinque anni sta avendo delle difficoltà esclusivamente in ambito scolastico, in quanto le insegnanti trovano molto difficile fargli portare a termine quello che gli viene chiesto. Per esempio, quando gli chiedono di ascoltare una storia e fare dei disegni che rappresentino la storia ascoltata, lui o non lo fa oppure disegna cose che piacciono a lui (astronavi, camion dei pompieri..). Questo è solo un esempio, perché in generale sembra andare per la sua strada senza condividere le attività di gruppo con i compagni. Per il resto tutto è normale, è un bambino molto intelligente e al di fuori della scuola si relaziona bene con gli altri bambini (per esempio quando lo porto al parco).
Le maestre mi dicono che non riescono a trovare un canale per entrare in contatto con lui, e noi non sappiamo proprio cosa fare. Perché questo problema si manifesta solo a scuola? Cosa possiamo fare per capire se possa trattarsi di un disturbo psicologico o di una carenza da parte delle insegnanti, o di qualcos'altro?
Grazie un cordiale saluto,

E.B.



>Gentile signora,

È possibile (e non punibile) che un professore scriva una nota sulla pagina del registro visibile a tutti i genitori?

[Domanda inviata nella pagina Facebook di Problemi a Scuola].

Buongiorno, chiedo se è possibile (e non punibile) che un professore scriva una nota sulla pagina del registro visibile a tutti i genitori, per intenderci, dove vengono indicati i contenuti delle lezioni svolte in classe, e per di più scrivendo il cognome del ragazzo. Tra l'altro la nota è riferita al fatto che mio figlio, durante una verifica, è stato male ed ha avuto l'urgenza di recarsi in bagno. Mi chiedo e vi chiedo: la privacy dov'è? Il dirigente scolastico mi ha risposto che ha chiesto al professore di eliminare il commento, seppure rimasto visibile per più di una settimana; e le conseguenze? Ho la facoltà di procedere con un esposto al provveditorato e chiedere che il professore venga "sanzionato"? Grazie

S.T.


>Gentile S.T.,

lunedì 23 maggio 2016

Mio figlio di 16 anni insulta pesantemente gli insegnanti

Buongiorno,
scrivo per un problema forse un po’ strano, mio figlio di 16 anni insulta pesantemente gli insegnanti a scuola. Fa il liceo scientifico ed è già stato sospeso per questo, ed il problema va avanti dall’inizio di questo anno scolastico. Siamo arrivati al punto che io sono in imbarazzo a parlarne anche con gli insegnanti (sono stata convocata più volte), perché le offese di mio figlio sono quasi sempre a sfondo sessuale, e secondo me gli insegnanti pensano che sia colpa mia, dell’educazione che gli ho dato (l’ho cresciuto praticamente da sola, sono separata da molti anni) e mi hanno consigliato di portarlo da uno psicologo e che sarebbe bene ci andassi anch'io. Lui accusa i professori di essere dei “froci”, che gli piace prenderlo nel…..  eccetera, mi scusi le parole. Ce l’ha sempre con i professori maschi (ne ha due, di italiano e di scienze) e le sue uscite sono come dei fulmini a ciel sereno (sembra “posseduto”, mi hanno detto), urla davanti al professore e agli altri compagni. Succede più o meno una volta ogni due settimane, apparentemente senza motivo. Ho avuto molte discussioni con mio figlio, e sempre molto pacate (non abbiamo mai litigato e le cose in casa nostra sono sempre state discusse da persone civili). A sentire mio figlio sembra che questi professori l’abbiano preso di mira, quasi che complottino contro di lui, e lui spiega i suoi insulti come una reazione al fatto che lo trattino diversamente dagli altri. Però non mi convince, c’è qualcosa che non mi convince nelle sue spiegazioni. Secondo lei Dottore, da quello che le ho descritto ci potrebbe essere la possibilità che stia subendo delle molestie da parte di questi insegnanti? Cosa posso fare per capirlo? Sono molto preoccupata.?

Cordiali saluti,

S.B.



>Gentile signora,

martedì 17 maggio 2016

Ha cominciato a parlare poco in classe

Buongiorno Dottore, nostro figlio Andrea il mese scorso ha cominciato a peggiorare a scuola, frequenta la seconda media e i suoi voti sono sempre stati piuttosto buoni. Inizialmente davo la colpa a un nuovo compagno di classe (che guardacaso è anche nostro vicino di casa), che va molto male a scuola e coinvolgeva mio figlio nelle sue marachelle.. poi però Andrea ha cominciato a parlare poco in classe, a chiudersi, me lo ha riferito una professoressa. La professoressa di matematica, la quale mi ha detto che ha completamente smesso di studiare la sua materia. Nelle altre materie è peggiorato ma non come in matematica. La situazione e poi peggiorata perché ha smesso di parlare con suo padre, mio marito. Lo ignora proprio e non gli rivolge la parola, io e mio marito cominciamo ad essere seriamente preoccupati. Ho provato a parlare con mio figlio, per dirgli che sarebbe stata una buona idea provare a parlarne con uno psicologo, ma lui nega e si chiude ancora di più in se stesso. Il rischio è che smetta di parlare anche con me… Che cosa possiamo fare? Grazie in anticipo per una sua gentile risposta.

L.A.


>Cara signora,

lunedì 9 maggio 2016

Non riesce a staccarsi da me quando lo porto all’asilo

Salve, ho un bambino di 4 anni che non riesce a staccarsi da me quando lo porto all’asilo. Fa dei pianti infiniti, si aggrappa ai miei vestiti, è proprio disperato. Inizialmente pensavo fosse normale e che nel giro di qualche tempo si sarebbe abituato, ma è passato ormai più di un anno e la situazione praticamente non è cambiata. Ha fatto stare molto male anche a me, perché mi si stringeva il cuore a lasciarlo a scuola in quelle condizioni. La maestra mi ha detto di insistere, di non preoccuparmi perché tanto lì non era solo, ma i suoi pianti sono proprio disperati… Per il resto è un bambino normalissimo, allegro ed anche in ottima salute, si ammala pochissimo rispetto ad altri suoi compagni. Avrò sbagliato qualcosa? Io avevo una mamma oppressiva, mi stava sempre appiccicata (e lo fa anche adesso che sono adulta), per cui ho cercato di crescere mio figlio con più leggerezza, con meno “morbosità”. Eppure…. Sembra uno scherzo del destino, ho fatto di tutto e lui adesso fa queste scene strazianti. Dal punto di vista scientifico ci sono delle questioni genetiche? Oppure cosa ho sbagliato? La ringrazio infinitamente se potrà darmi un consiglio su come affrontare queste mattinate a scuola, una qualche tecnica per far sì che io possa allontanarmi da lui senza queste reazioni. Saluti e la ringrazio,

M.C.


>Gentile signora,

giovedì 5 maggio 2016

Lei è decisamente più avanti dei suoi compagni

Buongiorno,

le scrivo perché io e mio marito siamo preoccupati che nostra figlia non riceva la giusta educazione e i giusti stimoli. Fa la seconda in una scuola pubblica, è molto brava ma si annoia, ho parlato anche con le maestre e mi hanno detto che è una classe di bambini un po’ più svogliati rispetto ad altre classi e che però non devo preoccuparmi. La maestra la fa solo aiutare i compagni nel tempo in più, ma lei giustamente si annoia. Non per dare dei vanti a noi o a mia figlia, ma lei è decisamente più avanti dei suoi compagni e abbiamo paura che la sua intelligenza e la sua voglia di fare non siano adeguatamente stimolate. Soprattutto sono stanca dei genitori degli altri bambini, alcuni dei quali sono veramente indietro e i genitori non si accorgono o fanno finta di non accorgersi che hanno dei problemi e che dovrebbero seguire dei percorsi diversi dagli altri. Ho assistito ad un incontro genitori insegnanti dove mi sono proprio vergognata per loro, mi sembrava di sentir parlare mia nonna, il margine per un dialogo è davvero scarso. Il pomeriggio la portiamo a un corso di programmazione per bambini, dove gli insegnano a costruirsi dei giocattoli che hanno un po’ di elettronica, utilizzando un software di programmazione visuale che a lei piace molto. Ho provato a proporre dei laboratori creativi a scuola, ma tutto si arena sempre perché appena ci sono da mettere due euro da parte delle famiglie c’è sempre qualcuno che si lamenta e blocca tutto. Una mia amica manda i figli in una scuola privata e le iniziative di laboratori etc. sono all’ordine del giorno. E' scomoda però per noi perché è dall'altra parte del quartiere.  Lei cosa ci consiglia? Come cambiare la situazione o come far sì che gli altri si diano una svegliata? E’ il caso di cambiare scuola? Ma ho paura che nel pubblico, un po’ per questioni sistemiche e un po’ per sorte, la situazione potrebbe non cambiare di molto. Ringraziandola, un cordiale saluto,

L.C.


>Gentile signora,