Buongiorno,
sono il padre di un bambino di 13 anni, ho letto con attenzione il suo libro e vorrei porle una domanda su quello che lei definisce il peso delle parole, ovvero la differenza fra spiegazione e affermazione. Il tema mi ha dato da pensare sul modo in cui io e mia moglie ci comportiamo con nostro figlio. Lei tende ad essere più autoritaria, a dare degli ordini, è così perché è così, io invece tendo a voler spiegare le motivazioni delle cose che "ordino" a Michele. Il problema è che non sono sicuro di quale sia il modo giusto, ed il più efficace. Da un lato mi dico che forse dovrebbe essere prerogativa maschile il dare ordini anche senza spiegazioni, cosa che invece nella nostra famiglia fa mia moglie, dall'altro mi rendo conto che nostro figlio alla fine ascolta più mia moglie e spesso ascolta le mie spiegazioni con lo sguardo fisso come se stesse pensando ad altro, come se aspettasse solo che la mia spiegazione finisca per poi comunque disubbidire, la maggior parte delle volte. Dunque sbaglio? Dovrei essere più fermo e non tentare a tutti i costi di dargli spiegazioni? Io penso che dando delle spiegazioni lui possa imparare il perché delle cose, e accettare le mie direttive anche in quanto consigli. Ma forse per certe cose è troppo piccolo, e non le capisce. Oppure non vuole capirle?
La ringrazio se potrà spendere due parole per approfondire questo aspetto che io ritengo nel mio caso molto importante. Le faccio i miei complimenti per il libro, un cordiale saluto,
F.S.
>Gentile F.S.,
martedì 6 dicembre 2016
giovedì 1 dicembre 2016
Continua la serie di risposte sui problemi della scuola, da parte del Dott. Marco Focchi.
In questo capitolo "I bambini senza regole".
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